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Protesi d’anca: la scelta dei materiali

Immagine che raffigura le varie tipologie di protesi d'anca: Protesi di rivestimento, Protesi a stelo corto e Protesi classica.
Immagine di un chirurgo che mostra la parte della protesi che viene impiantata sull'anca, costituita da una sfera che ruota su di un perno.
Immagine di una sciatrice tornata allo sport dopo l'operazione.

La scelta dei materiali riveste un ruolo di importanza fondamentale. Essa va calibrata non solo sull’età del paziente, ma anche su molti altri aspetti quali sesso, peso, eventuali allergie, professione, attività sportiva e, naturalmente, patologia di base.

Classicamente la protesi d’anca ha una testa in Ceramica o Cromo-Cobalto con un cotile in polietilene ad alto peso molecolare. L’associazione ceramica/polietilene espone il paziente ad un rischio quasi inesistente di sensibilizzazione allergica o di rottura dell’impianto, ma per i pazienti più giovani è possibile pensare a soluzioni che offrano una maggiore durata: l’accoppiamento ceramica/ceramica che ha un’ottima resistenza all’usura; l’accoppiamento metallo/polietilene presenta caratteristiche di poco inferiori al ceramica/polietilene senza il rischio di rottura della ceramica; il metallo/metallo che ha un’ottima resistenza alle rotture ma presenta una relativa sensibilizzazione agli ioni metallo.

Esistono, naturalmente, anche delle soluzioni ad hoc per pazienti giovani che presentino controindicazioni a queste tre possibilità descritte.